Negli ultimi anni, molte persone mi hanno chiesto: come scrivere un buon curriculum?
A me pare un argomento dato per assodato però vedendo quante persone me lo chiedono e lo stato medio dei cv che riceviamo quotidianamente in Zandegù ho pensato: cavolo, forse c’è bisogno di un ripasso!
Questo post è pensato per tutte le persone che hanno necessità di scrivere o riscrivere il proprio curriculum perché stanno cercando lavoro o stanno pensando di cambiare l’attuale o per professionist* e freelance che mandano il curriculum per bandi, progetti, partnership e formazioni finanziate.
Curriculum europeo sì o no?
No, ovviamente no. Il formato europeo non funziona. È prolisso, complesso, mal impaginato, poco attraente.
Per alcuni lavori, come società di consulenza o amministrative, viene espressamente richiesto, quindi pace, devi averlo.
Per tutti gli altri impieghi, invece, io ho sempre mandato il cv in un formato semplice e pulito (desunto da quello di stampo americano): non mi ha mai dato problemi, anzi ha parecchi vantaggi.
Nello specifico, i vantaggi sono:
- è molto sintetico;
- è facile da scrivere e da aggiornare;
- è piacevole da vedere e facile da leggere.
Un esempio di un buon curriculum
Nella immagine qui sotto trovi lo scheletro che ho seguito per il mio curriculum. Lo uso con profitto da 10 anni tondi e, prima di Zandegù, mi ha fatto trovare due lavori a tempo indeterminato.
Per questo esempio, ho usato come candidato nientepopodimeno che Napoleone! :) Tu riscrivilo e usalo come traccia per il tuo.
I dati essenziali da inserire in un curriculum
Per prima cosa mettiamo i dati anagrafici:
- nome e cognome;
- luogo e data di nascita (facoltativo);
- indirizzo di casa (facoltativo);
- email, telefono ed eventuale sito/portfolio online.
Dopo scriviamo una presentazione di chi siamo. Ecco qualche indicazione per comporla:
- sintetica, per non far perdere tempo a chi legge;
- essenziale, cioè solo le informazioni che davvero ti valorizzano e parlano di te;
- progettata in ottica lavorativa. Non scrivere informazioni come: mi piacciono i gatti, stare con gli amici e cantare. Qui devi descrivere come sei sul lavoro, quali sono le tue caratteristiche, le propensioni, le cose che sai fare bene;
- metti in luce i tuoi punti di forza: sai lavorare bene sotto pressione? In gruppo? Hai partecipato a progetti complessi? Hai 10 anni di esperienza?;
- scrivi gli highlights del tuo lavoro, le vette raggiunte. Ovviamente: selezione spietata, lo spazio è poco. Es: ho scritto 4 manuali per Mondadori; ho insegnato per 15 anni allo IAAD; sono stato il/la direttore / direttrice del marketing della CocaCola.
Questo paragrafo di presentazione è l’unico spazio pensato per essere un minimo uman* ed empatic*. La tua essenza non uscirà mai da queste pochissime righe, d’accordo, ma sfruttalo per essere sincer*, appetibile, convincente, attraente.
Dopo arrivano le varie voci legate a formazione e lavoro. Puoi ordinarle come vuoi: prima la scuola e il lavoro o viceversa, non c’è una regola.
Scuola
Inserisci nel curriculum solo le informazioni che contano a livello di formazione. Le scuole medie non contano. Per quanto riguarda la Laurea (se ce l’hai): scrivi il voto, soltanto se buono. La tesi menzionala solo se è legata al lavoro per il quale ti candidi. Ti prego, non segnare tutti gli esami che hai fatto: non interessano a nessuno. Piuttosto elenca i master fatti.
Hai partecipato ad altri corsi? Quello di acquerello magari non è necessario, se ti candidi come receptionist. Inserisci quelli che hanno davvero contribuito al tuo aggiornamento professionale.
Lavoro
In questa parte, fai una selezione spietata. Se hai svolto tanti lavori non puoi elencarli tutti. Scegli i migliori, quelli prestigiosi, dove sei stat* più a lungo e attinenti al lavoro per il quale ti stai candidando.
Se hai un percorso lavorativo molto vario e, per dire, sei sia un* copywriter che un* traduttore, potresti decidere di avere due curriculum. Uno dove mostri maggiormente i lavori svolti in veste di copy e uno dove evidenzi quelli da traduttore, da inviare a seconda dei casi.
Se invece non hai tanta esperienza, scrivi quello che hai in quel momento, anche fossero solo dei tirocini o degli stage. Tutti abbiamo iniziato da qualche parte.
Che siano tante o poche, le tue esperienze lavorative, presentale sempre così:
- Nome dell’azienda
- Periodo di lavoro
- Città
- Le tue mansioni e cosa hai imparato (qui vai di sintesi, ok?)
Lingue
Segna solo quelle che conosci davvero. Inutile dire che sai il tedesco, se hai fatto un anno in terza media e ti ricordi solo Ein Zwei Polizei.
Per ogni lingua scrivi il livello di comprensione dello scritto e del parlato.
Software e programmi
Segna sul tuo curriculum se sai usare dei software specifici del tuo settore: Illustrator per i e le graphic designer; Autocad per gli architetti e le architette; WordPress per un* web designer; Mailchimp per un* content manager.
Se sai usare solo Word e l’email, io sconsiglio di scriverlo. Ormai diamo per scontato che tu sappia mandare un’email, sennò siamo fritti.
Ti prego: non scrivere che sai usare WhatsApp. Pure mia madre ce la fa e ha 75 anni.
Anche in questa sezione ti consiglio di non millantare skill che non hai. Se dici di saper usare Photoshop, poi ti mettono a scontornare e non sai da dove iniziare, sono cavoletti di Bruxelles, come si suol dire.
Premi/Riconoscimenti
Se ti hanno premiato per la tua poesia alla sagra della caciotta fetecchia, ascolta ammè: non metterlo. Segnalali sul curriculum solo se sono di prestigio.
Hobby/Interessi
Inseriscili nel curriculum solo se ti danno valore o se hai un curriculum molto stringato. Ma che siano una riga e non oltre. Il volontariato è una cosa bella. Dire che ti piace lo shopping no.
Il curriculum scritto bene si conclude con la dicitura per il trattamento dei dati personali e la firma. Sono obbligatorie per legge. Non scordarle.
La foto
Non è obbligatoria, ma se la inserisci accertati sia simile alla fototessera della carta d’identità.
No alle foto di questo tipo sul curriculum:
- con altre persone tagliate ad arte;
- con un alcolico in mano;
- di profilo, o da sotto in su, o dall’alto verso il basso;
- buie o sfocate;
- in canotta, in costume da bagno, col cappello o gli occhiali da sole;
- con sfondi disordinati: camerette adolescenziali coi poster, campeggi, spiagge, montagne;
- a figura intera.
Sì invece a foto:
- primo piano;
- con te dritt* e al centro della foto;
- sorridente;
- vestit* semplice: maglietta, maglione, camicia, abito non troppo scollato;
- con uno sfondo neutro (un bel muro bianco, per capirci).
Conclusioni
Bene, a questo punto sai tutto quello che ti serve per scrivere bene un curriculum semplice, ordinato, professionale e che si fa leggere volentieri.
Se gli esempi che ho messo sopra ti fanno ridere, come quello della foto col campeggio, sappi che sono tutti tratti DA UNA STORIA VERA! Visti coi miei occhi.
Ricorda che l’obiettivo al quale punti è mostrarti come la persona giusta per quel lavoro che sogni. A me fa piacere se fai le vacanze in tenda, ma nella foto del cv no. NO!
E poi: come si scrivere l’email di accompagnamento al curriculum? Bisogna inviare anche degli allegati? Se vuoi approfondire trovi tutto in questo post.