24 Settembre 2020

Tono di voce, le basi: gli errori da non fare + 3 cose utili da fare ora

Uno dei crucci più grandi di chiunque comunichi è avere un minimo di personalità online. Distinguersi. Scrivere bene.

Non è un compito facile ma nemmeno una missione degna di Indiana Jones. Come al solito: pratica e pazienza! E leggere tanto, che non fa mai male per allenarsi a scrivere meglio.

Alziamo i toni

Questa personalità si chiama, in gergo tecnico, tono di voce (tone of voice in inglese, abbreviato da ora in avanti come TOV). Lo dice proprio la guru del tema, Valentina Falcinelli di Pennamontata: il tono di voce è la tua personalità al servizio della tua comunicazione.

Trovare il TOV giusto non è solo una questione di gusti personali. È anche una questione di parlare in un modo che catturi il nostro potenziale cliente. Se facciamo scialli in lana, comprati da signore over 70, difficilmente scriveremo post con il tono scanzonato di Taffo.

Far emergere la propria personalità attraverso le parole richiede tempo: un po’ perché non tutti sono scrittori provetti di natura, un po’ perché essere costanti e coerenti ha bisogno di idee molto chiare e strutturate.

Da dove partire?

Però da qualche parte bisogna pur iniziare. E, mentre andrai alla ricerca del TOV più adatto a te, puoi lavorare fin da ora per ottenere una scrittura semplice e professionale, calda e pulita. Un gran bel risultato, no?

Cosa intendo? Ecco un bell’esempio di Yumibio, uno store online che vende prodotti per la cura del corpo e della persona, biologici e attenti all’ambiente. Questa è la loro bellissima descrizione dell’imballaggio (bruttino) in cui arriveranno i tuoi acquisti.

Non ci sono voli pindarici, aggettivi ricercati, metafore argute, flussi di coscienza o battute di spirito.

Cosa noti? Ti do una mano e lo vediamo insieme:

  • Danno del tu al lettore –> avvicina e ti fa sentire parte del racconto.
  • Usano un linguaggio colloquiale, semplice: come se parlassero a un loro amico, per spiegargli quella cosa lì. Ed è così. E quell’amico sei tu e ti affezioni al brand.
  • Dimostrano di conoscere il target: “Potevamo farlo bello, ma sappiamo che tu lo preferisci così”. Ok, sarà una loro scelta per riciclare e risparmiare, ma Yumibio conosce i suoi clienti e sa che sono attenti all’ambiente. Così facendo, ti rendono partecipe del cambiamento. Tu ti senti utile e speciale, se acquisti da loro: fai la tua parte.
  • Usano in modo intelligente l’anafora: “potevamo farlo bello” viene ripetuto ben 5 volte ed è un ottimo modo per fissare il concetto nella mente (distratta del lettore).

 

Come vedi non siamo di fronte a un testo di Proust, ma è un testo che online funziona alla grande: è chiaro, pulito, caldo e professionale, nella sua semplicità.

Gli errori tipici

Spesso però la strada del TOV è irta di errori. I più tipici sono:

Non comunicare nulla

Mettere parole a caso sotto le foto che sono, nell’ipotesi migliore, delle didascalie pedisseque di ciò che appare nello scatto; nell’ipotesi peggiore, come nel caso sotto, sembrano un sms privato mandato a qualcuno che non conosciamo:

O ancora, sono frasi vuote: vorrebbero stuzzicare i nostri sentimenti, ma non dicono niente. Ma desideri di che?

Scrivere come ci hanno insegnato a scuola

L’italiano scritto è diverso da quello parlato. A scuola ci dicevano che così si eleva, è più serio, più curato e, quindi (cosa FALSAH!) più autorevole.

Si finisce per scrivere come una brochure, in modo freddo, ingessato, senza cercare di intessere una conversazione con qualcuno. E senza mai una call to action finale, cioè senza provare a interagire con il lettore.

È il caso di questa ditta di cosmetici e di questo hotel di Cesenatico. Classici, ma molto impersonali.

 

Essere banali

Una delle piaghe peggiori. “Vortice. Natura. Lasciati”. Che didascalia innovativa, che parla del problema del cliente, che cerca un dialogo.

Essere troppo colloquiali

Ok, ho detto che è meglio scrivere come a un amico, ma qua si esagera con la confidenza. E poi l’italiano non è un’opinione: i testi vanno scritti sempre:

  • senza errori grammaticali
  • senza abbreviazioni: non è un sms e scrivere “nn” invece di “non” è assurdo! Quanto tempo hai risparmiato per non scrivere la “O”?
  • senza 600 puntini di sospensione: sono sempre solo 3! Non di più, non di meno.

 

E ora ecco 3 esercizi veloci di scrittura per migliorare

Per evitare di sbagliare e prendere confidenza col proprio tono di voce.

1. Scrivi come ti viene

Il tuo post sembra il tema di terza media? Non importa! Tu scrivi e butta giù tutto. Poi fai questo esercizio, anche se ti sembra assurdo. Detta al tuo computer (qua Aranzulla spiega come fare sia per Mac che per pc) quello che vuoi dire, immaginando di spiegare quel concetto, quel prodotto o quel servizio al tuo migliore amico. Diglielo proprio come se fosse un vocale su WhatsApp. Quando hai finito, rileggi cosa è rimasto scritto sulla pagina. Sarà una versione molto più calda e personale, rispetto alla prima.

A questo punto prendi il buono della prima (con tutti i dettagli ben spiegati) e integralo con la seconda versione, più spontanea.

2. Rileggi a più non posso

Non postare nulla, nemmeno una didascalia su Instagram senza aver riletto almeno DUE volte. Due, eh? Leggi con attenzione perché non ci siano refusi, ripetizioni, punteggiatura errata, troppi aggettivi, parti che non si capiscono bene, dettagli che mancano, eccetera. La professionalità passa anche da questo.

3. Leggi a più non posso

Guarda come scrivono e comunicano gli altri. Segnati almeno 10 blogger o Instagramer che ammiri per la loro scrittura e per 2 settimane analizza ogni loro post, blog post, Story e newsletter. Viviseziona i loro testi, passali ai raggi X: cosa ti piace? Cosa funziona? Che emozione ti lasciano? Prova a scrivere un tuo post come lo scriverebbe ognuno di quei 10 profili (lo so: è un esercizio lungo, ma nessuno ti corre dietro) e inizia a giocare e sperimentare fino a trovare la TUA voce. Mi raccomando: non copiare MAI i testi degli altri: ti sgamano subito!

Senti chi scrive

E se vuoi approfondire ancora di più il tema del tono di voce nei tuoi testi puoi provare Senti chi scrive il corso in streaming con Giulia Modena! È sabato 10 ottobre dalle 10 alle 13 in diretta Zoom + 1 ora di Q&A per i dubbi + esercizio + accesso al nostro gruppo Facebook privato per continuare a scambiarci idee e consigli + sconti sui prossimi corsi. È un corso molto intenso e chi l’ha frequentato in primavera l’ha trovato utile. Spero possa servire anche te.

Noi intanto ci leggiamo la prossima settimana!

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