Un negozio non vive più solo di vetrine e insegne luminose. Social per chi ha un negozio è l’espressione magica che spunta in ogni strategia di marketing. Chiunque apra un’attività si ritrova a pensare: “Ho davvero bisogno dei social?”. La risposta è sì. Però serve un piano chiaro per non sprecare tempo e risorse.
Non bisogna avere paura di mostrarsi. Chi entra nel tuo negozio vuole un volto, un sorriso, un carattere. Lo stesso vale online. Il pubblico apprezza la schiettezza. Non solo, ha senso pubblicare in organico ma anche fare advertising: solo così si spingerà il pubblico online a usciere e venire in negozio da te. Basta seguire alcune regole e i social saranno davvero in grado di farti trovare e renderti memorabile.

In questo post parliamo di:
Social per negozi: i vantaggi
Oggigiorno, le persone consultano i social prima di decidere se acquistare un prodotto o se varcare la soglia di un esercizio commerciale. Non so te, ma io lo faccio sempre: guardo le foto, vedo se il negozio mi ispira, spulcio il menù, guardo che prodotti vengono venduti e poi solo allora decido se farci un salto. Secondo Statista, gli utenti sui social superano i 4,5 miliardi in tutto il mondo. Un numero colossale.
Non occorre puntare a queste cifre astronomiche, ovvio, anche perché il tuo negozio lavora principalmente su base locale, ma qui sto parlando di ritagliare una nicchia e coinvolgerla. Sembra una scelta ovvia, eppure molti negozi restano ancorati al passaparola offline. Non è una cattiva abitudine, ma integrarlo con i social rende tutto più efficace, perché è come se avessi una cassa di risonanza extra. Infatti, una parte dei e delle clienti che viene nel tuo negozio, scatterà una foto e racconterà sui social la sua esperienza, taggandoti. Quindi, con una pagina social ben curata, hai 3 vantaggi importanti:
- ti fai conoscere da un pubblico nuovo che, probabilmente senza, non ti avrebbe mai intercettato;
- aiuti le persone a scegliere se fai per loro;
- ottieni pubblicità peer-to-peer, direttamente da persone verso altre persone.
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Scegliere i canali giusti
Nell’ultimo periodo sento solo: “Marianna, dovrei aprire TikTok?”. Come al solito la risposta è dipende, perché in realtà non esiste un “canale migliore” in assoluto. Come dico sempre, il canale giusto è quello sul quale si trova il tuo pubblico. Alcuni esempi:
- Instagram: è perfetto per mostrare prodotti o dare consigli con video d’impatto o in trend e belle foto. È il social per eccellenza, perché permette di mixare molti formati diversi ed è qui che sono attive le persone con una buona capacità di spesa;
- Facebook: è ottimo per raggiungere un pubblico anagraficamente più in là con gli anni e diversificato. Non è da considerare solo il social del boomer perché è indicato anche per eventi, gruppi e promozioni locali;
- TikTok: funziona con contenuti brevi, divertenti e creativi. Ideale per un negozio che non ha paura di osare e ha voglia di pubblicare molto spesso;
- YouTube: spazio consigliato per tutorial, recensioni e dimostrazioni. Utile se vendi prodotti che richiedono spiegazioni o se vuoi mostrare la tua competenza in modo approfondito;
- LinkedIn: più formale e professionale. Rilevante se vendi servizi o prodotti ad aziende o professionist* (B2B).
Un consiglio: meglio due canali curati che cinque profili aperti perché “vanno” e poi abbandonati. Non conviene apparire ovunque senza avere alle spalle una strategia chiara.
Come strutturare una strategia social per chi ha un negozio (con un occhio al budget)
Molte persone pensano che i social siano gratis. In parte è vero, perché aprire un account Business non costa. Però mantenere i profili, creare contenuti e fare campagne sponsorizzate richiede tempo e, spesso, qualche investimento. Ecco qualche punto utile da considerare:
- identifica gli obiettivi: aumento delle visite in negozio? Più vendite online? Fidelizzazione dei e delle clienti esistenti? Definire la meta aiuta a scegliere i mezzi per arrivarci sani e salvi;
- studia il target: chi sono i tuoi e le tue clienti ideali? Fai una scheda della buyer persona per identificare età, interessi e abitudini di acquisto. Più conosci il tuo pubblico, più i contenuti che pubblichi saranno utili, rilevanti ed efficaci;
- stabilisci un budget: sono molte le attività social che puoi gestire in autonomia; altre probabilmente no, a meno che tu abbia molto tempo a disposizione. Tra le voci che ci vengono esternalizzate più spesso a noi di Zandegù ci sono inserzioni (cioè l’advertising), shooting video-fotografici, gestioni (SMM) o piani editoriali;
- crea un calendario editoriale: scegli i giorni e i contenuti da pubblicare. Una tabella semplice evita di perdere tempo, bruciare le uscite e permette di lavorare in modo più efficace e organizzato;
- monitora i risultati: la strategia evolve. Se i tuoi Reel su Instagram non portano interazioni, forse conviene rivedere gli orari di pubblicazione o la tipologia di contenuto.

Devo metterci la faccia davvero o no?
Ah, il grande spauracchio di ogni brand. LA FACCIA! Devo mostrarmi davvero in foto e video? Non posso mettere un* dipendente o mostrare solo i prodotti? Non ho tempo, devo fare altro. Sono tutte obiezioni comprensibili ma, per la nostra personale esperienza, i piccoli negozi hanno solo benefici dal mostrare chi ogni giorno lavora in negozio. I dipendenti vanno e vengono. I prodotti non creano empatia, o almeno non sempre.
Quando il negozio è piccolo e non può puntare sulla notorietà del brand (es. Louis Vuitton potrebbe anche solo mostrare le borse), la faccia è il vostro asset nella manica, come diceva qualcuno tempo fa. Anzi, mi sento di dire una cosa: la presenza è cruciale per far sì che le persone si affezionino al tuo brand e per non diventare dimenticabile.
Per presenza intendo due cose:
- la faccia vera e propria: conoscere chi ci accoglierà in negozio è importantissimo per iniziare a creare un primo legame virtuale. Un sorriso sincero rassicura anche via smartphone e crea un legame;
- le opinioni: che si possono scrivere o dire in un video. Anche un video senza faccia: per esempio montando immagini di stock con un voice over. Essere presenti con la propria voce, con il proprio know how, esperienze, valori e vissuto, è davvero un modo smart per distinguersi e diventare rilevanti per il pubblico.
Per la nostra esperienza diretta, gestendo i social di molti negozi diversi tra loro, ci rendiamo conto che chi ha optato per profili face-less ha avuto risultati nettamente inferiori in termini di engagement e impressions.
Un timore comune: “Non sono un* influencer, come faccio?”. Risposta onesta: non serve aver frequentato l’Actors Studio o cimentarsi in balletti. Bastano autenticità e un po’ di coraggio. Una persona in carne e ossa attira più fiducia di mille immagini patinate.
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L’importanza dei video nella strategia di contenuti social per negozi
Abbiamo parlato di faccia e non c’è niente di meglio (o peggio, dipende dai punti di vista) di mostrasi in video. I Reel o i video brevi in generale sono IL contenuto che non riusciamo a smettere di guardare. Sono ingaggianti, magnetici e stimolano molti dei nostri sensi insieme. Ecco quali sono i vantaggi di un video se ti occupi dei social per il tuo negozio:
- maggiore coinvolgimento: le persone si soffermano di più su un video rispetto a una foto statica;
- trasmette emozione: la voce, i movimenti, il set, l’atmosfera. Un video crea empatia immediata;
- dimostrazioni dal vivo: soprattutto se vendi prodotti complessi. Mostrare come funzionano in video ne aiuta la comprensione e stimola la voglia di acquistarli;
- possibilità di condivisione: i contenuti video, se interessanti, vengono condivisi con maggiore frequenza.
Un esempio concreto: se vendi abbigliamento, un mini video che mostra gli abiti che vendi indossati (sì, anche da te!) vale più di mille foto su sfondo bianco. Non serve un’illuminazione da set hollywoodiano. Basta coerenza estetica, luce naturale, audio chiaro (per favore, compra un microfono!) e un’idea semplice.
Consigli pratici per le piattaforme principali
- Eventi: potresti creare degli eventi per lanciare un nuovo prodotto o per una giornata speciale in negozio.
- Gruppi locali: unirsi a un gruppo (o crearne uno) ti aiuta a intercettare persone interessate a prodotti simili a quelli che vendi.
- Post brevi: come sai la soglia dell’attenzione è ai minimi storici. Per i tuoi post bastano una frase dritta al punto, un’immagine chiara e via.
- Stories: sono davvero importanti, meglio se su base quotidiana. Sono molto apprezzate per dare un’idea di cosa succede “dietro le quinte”.
- Reel: mini-video con musiche e testi. Perfetti per agganciare le persone al primo sguardo e ampliare la propria fan base. Sono il contenuto indispensabile oggi se siamo sui social.
- Hashtag: scegli quelli coerenti con il tuo settore. Non conviene usarne 30 a caso, meglio pochi ma buoni.
TikTok
- Challenge: cimentati in sfide divertenti per coinvolgere il tuo pubblico. Ad esempio, un ballo con il tuo ultimo prodotto in mano.
- Fast and furious: il pubblico scorre i video in modo rapidissimo. Meglio stupire nei primi secondi.
- Collaborazioni con micro-influencer: molti creator locali hanno un seguito fedele, con costi contenuti rispetto alle mega-star.
YouTube
- Tutorial: qui puoi pubblicare spiegazioni su come usare un prodotto o consigli su abbinamenti (se vendi moda o accessori). Insomma, puoi entrare un pochino di più in profondità e approfondire.
- Playlist tematiche: ti aiutano a raggruppare video tra di loro simili, così è più facile per le persone esplorare il tuo mondo.
- Regolarità: pochi video a cadenza regolare, invece di momenti di pubblicazione selvaggia seguiti da lunghi silenzi marzulliani.
Creare contenuti efficaci
La qualità dei contenuti fa la differenza e qui, spesso, è dove interveniamo noi con la produzione di contenuti o la gestione diretta dei canali social per negozi. Per noi efficacia significa:
- nessun* sa chi sei: quindi non dimenticare le basi, il contesto, le informazioni essenziali. Dove si trova il tuo negozio? Spedisci? Vendi anche online? Quali orari fai? Come nascono i tuoi prodotti?;
- dritto al punto: i contenuti migliori sono quelli che non fanno tanta anticamera, ma ti buttano subito dentro;
- qualche trend: sì, proporre contenuti che cavalcano i trend video o audio, ti aiutano a raggiungere un pubblico più ampio. Per non ripetere tutto a pappagallo, puoi adattarli e farli tuoi;
- prima e dopo: funziona in modo incredibile nel settore beauty, arredamento o moda;
- testimonianze reali: chiedi a clienti soddisfatt* di raccontare la loro esperienza: le persone si fidano tantissimo dell’opinione di loro simili, anche se non li/le conoscono;
- umorismo leggero: una battuta simpatica spezza la monotonia del feed. Se il tuo è un negozio storico o hai una farmacia e vuoi mantenere una certa gravitas dovrai ricrederti: la leggerezza di calviniana memoria sui social ha la meglio.
La creatività paga. Un esempio pop? Ricorda la saga di Harry Potter. Ognuno vorrebbe una bacchetta magica per vendere in un attimo. Ma i social sono l’equivalente di un incantesimo ben preparato: funziona se sai pronunciare la formula giusta.
Pubblicità a pagamento e promozioni
I social, per chi ha un negozio, non si limitano a post e storie. Chi ha un negozio fisico spesso non considera l’advertising sui social. Invece conviene. Per advertising, non parliamo del semplice tasto “metti in evidenza” che aiuta solo il singolo post a essere visto da più persone. Parliamo di vere e proprie campagne pubblicitarie social sulle quali ha senso investire oggi, anche con piccole cifre. Di solito le spese da considerare sono tre:
- il budget pubblicitario che verrà dato a Meta, LinkedIn o TikTok;
- il costo di chi gestisce praticamene la tua campagna dai vari business manager, settando target e interessi;
- la produzione delle creatività (cioè le grafiche e i video che sono il cuore della tua campagna pubblicitaria social).
Se deciderai di investire in adv – attività che noi consigliamo caldamente perché può davvero portare risultati concreti, interessanti e soprattutto facilmente misurabili -, ecco qualche consiglio:
- assicurati di avere un account business: solo con quelli puoi fare adv;
- definisci un target preciso: scegli età, interessi e zona geografica del tuo target, per raggiungere persone vicine al tuo negozio;
- poniti degli obiettivi ben definiti: vuoi lanciare una campagna per far conoscere un nuovo prodotto? Per aumentare l’affluenza in negozio? Differenzia gli annunci;
- datti tempo: le campagne non durano una o due settimane ma qualche mese. Solo così puoi davvero monitorare i risultati, conoscere il tuo pubblico e ottimizzare i tuoi investimenti;
- pixel: se fai adv su Meta e vuoi realizzare campagne traffico o vendita (che puntano al sito o a una sales page), ricordati di installare il Pixel di Facebook e verificare che funzioni;
- test A/B: carica sempre due versioni della stessa inserzione (con immagini o testi diversi). Scopri quella che converte di più e concentrati su quella.
Piccola dritta: le promozioni esclusive “solo per chi segue la pagina” aumentano la curiosità. Per esempio, potresti farne una che dica: “Sconto 10% se mostri la nostra storia di Instagram in cassa”. Così facendo, spingi la condivisione e fai entrare le persone con il cellulare in mano.
Misurare i risultati social per chi ha un negozio
Quanto incide la presenza sui social sulle vendite o sull’afflusso in negozio? Per rispondere servono dati e ogni social offre strumenti di analisi da monitorare come:
- copertura: quante persone hanno visto i contenuti;
- coinvolgimento: like, commenti, condivisioni, salvataggi;
- click verso il sito o l’e-commerce: dato essenziale se vendi online;
- messaggi diretti: alcuni preferiscono chiedere informazioni in privato. Ogni DM è una potenziale vendita.
Errori da evitare
Nessuno è perfetto, ma alcuni errori rovinano la reputazione online. Questi sono i più ricorrenti che abbiamo visto in questi anni:
- postare in modo frenetico: troppe pubblicazioni disturbano gli utenti. Meglio poche ma curate;
- ignorare i commenti: un* cliente che scrive vuole una risposta. Anche un semplice “Grazie” predispone positivamente l’altr*;
- pubblicare foto e video scadenti: non serve una reflex da migliaia di euro, ma solo un minimo di cura;
- lanciare offerte e sconti esagerati ogni due secondi: il pubblico è sui social per essere intrattenuto, non per finire in una televendita costante;
- avere una pagina non aggiornata: un profilo fermo a mesi fa supporre che il negozio sia chiuso.
Conclusioni
I social, per chi ha un negozio, rappresentano una grandissima occasione di visibilità. Non basta ovviamente aprire un profilo con una manciata di foto e la descrizione “Benvenuti nel nostro shop”. Oggi, serve prima di tutto un piano strategico e preciso, poi una voce autentica e, possibilmente, un volto del brand da mostrare per creare connessione col pubblico. E più persone si possono raggiungere grazie a contenuti efficaci e qualche investimento mirato in advertising fatta bene.
Investire tempo nelle foto, nei video e nel dialogo con la community fa la differenza tra un negozio qualunque e un punto di riferimento per la zona (e non solo).
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