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14 Dicembre 2023

Instagram: come scrivere il post perfetto

Instagram è il social delle immagini: Reel e foto. Va bene, questo lo sanno tutti e tutte. Ma le immagini, da sole, possono non bastare. In questo post voglio approfondire un aspetto che a volte viene sottovalutato: come scrivere il post perfetto per Instagram, cioè il testo di accompagnamento alle immagini. Chiamalo post, didascalia o caption, sempre di copy si tratta. È uno spazio che Instagram al momento limita a 2.200 caratteri, spazi compresi. Ed è uno spazio prezioso.

Le didascalie possono infatti avere mille funzioni, le principali secondo me sono:

  • far restare il tuo pubblico più a lungo, dopo averlo incuriosito con un Reel o una foto;
  • dare informazioni complementari a quelle del post sui tuoi valori, prodotti o servizi;
  • amplificare i contenuti del blog;
  • attivare call to action;
  • stimolare discussioni ed engagement, facendoti ben volere dall’algoritmo.

Insomma, la caption è la ciliegina sulla torta di un post su Instagram, ma mi sento di dire che a volte è proprio la torta stessa. Bella pannosa, anche. Per questo ho pensato di condividere con te un elenco di azioni, per me essenziali, per scrivere un post efficace su Instagram.

La pianificazione: la base per il post perfetto per Instagram

Il primo consiglio è un evergreen della comunicazione. Prima di partire in quarta, devi ragionare e pianificare per bene.

Prepara un calendario editoriale, identifica un numero congruo di post mensili e metti a punto un bel ventaglio di argomenti. Ogni post ha un tema pilastro, legato al tuo settore, ai tuoi prodotti/servizi o ai tuoi valori. Questo mix di argomenti, ti permette di costruire un calendario vario e mai noioso.

Alterna post più propriamente promozionali e di vendita ad altri dove dai più spazio allo storytelling, allingaggio del tuo target e alla diffusione della tua opinione. Non è facile azzeccare il giusto mix fin da subito, quindi non ti scoraggiare.

Se, ad esempio, realizzi vestiti per bimbi in cotone biologico, potresti dedicare un paio di post al mese alla presentazione dei capi della linea stagionale, alternati a post in cui approfondisci un materiale o una lavorazione particolare, ad altri nei quali racconti il dietro le quinte del tuo lavoro.

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Scrivi un incipit che acchiappi il lettore o la lettrice

Come già sai, per ogni caption Instagram mostra un’anteprima di pochissimi caratteri, prima di lasciare spazio ai tre puntini e al tasto “Altro”. Se lo clicchi compare il resto del testo.

Non sottovalutare l’importanza di questi primi caratteri subito visibili. Sono il tuo hook, come si dice in gergo, il gancio che prende all’amo qui e ora. Il tuo buttadentro! Devono spingere il lettore o la lettrice a proseguire nella lettura. Non temere quindi di spoilerare la ciccia del tuo post sin dalle prime righe. Potrebbe, anzi, dare a chi legge lo stimolo giusto per continuare.

Un trend sempre più diffuso è quello di utilizzare questo spazio come una vera e propria headline, inserendo un titolo accattivante all’interno di due parentesi quadre oppure utilizzando delle emoji a mo’ di separatori.

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La lunghezza ideale del perfetto post su Instagram

Quando si parla di lunghezza, sulle nostre teste pende sempre la spada di Damocle della scarsa attenzione, dell’incapacità dell’uomo e della donna moderna di concentrarsi per più di un nano secondo, della fretta e della distrazione endemiche. Di questi tempi, anche 2.200 caratteri sembrano tantissimi.

In tema di lunghezza, i trend principali che si sono affermati su Instagram sono due. Il primo è quello delle caption cortissime e significative, spesso ironiche e molto divertenti. Lo scopo, in questo caso, è fulminare chi legge, colpendo con poche memorabili parole. È la soluzione che mi sento di consigliare per le caption dei Reel che, solitamente, vengono saltate a piè pari o lette molto di rado.

Il secondo è quello dei testi più articolati, strutturati come microblog, nei quali si presta particolare attenzione a paragrafi e impaginazione. In questo secondo caso, si vuole argomentare, spiegare, coinvolgere, raccontare storie. È un tipo di testo che funziona bene sotto a quei Reel che rimandano tutto il contenuto nel caption o sotto i caroselli.

Chiama all’azione il tuo lettore o lettrice

Non dimenticarti MAI che ogni caption deve servire a uno scopo preciso. Per questo, all’interno del tuo post, devi sempre inserire una call to action, invitando il tuo o la tua potenziale cliente a “fare cose”.

La call to action può essere:

  • la visita al tuo sito;
  • la richiesta di commentare il post (l’ascolto del pubblico è sempre cruciale per creare engagement);
  • l’invito all’acquisto;
  • l’iscrizione alla newsletter;
  • l’approfondimento di un argomento del blog;
  • l’utilizzo di un coupon sconto;
  • la partecipazione a un sondaggio.

La CTA si può scrivere in modo molto semplice o più fantasioso: l’importante è che sia chiara. L’obiettivo è quello di innescare una relazione positiva con chi ti segue, in modo che non si senta lasciat* lì sullo sfondo, in un angolo, ma venga invitato al centro della pista, a ballare con te, con i tuoi prodotti o servizi.

Non temere di dire in modo chiaro: “Il mio prodotto lo trovi in rosso e blu sul mio sito”. Le persone hanno bisogno di una gentile spintarella. Se non sei esplicit*, ci perdi soltanto. Non è il momento per la timidezza o l’understatement. Come brand, siamo sui social per portare le persone a connettersi con noi e visitare il nostro sito, dove ci sono le informazioni sui nostri prodotti e servizi.

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Questione di stile

Le caption non sono altro che delle micro-narrazioni. Il rispetto delle regole grammaticali è un elemento indispensabile, quindi rileggile sempre MILLE volte per non seminare refusi. Non si tratta solo di avere l’attitudine del grammarnazi. Conta anche la capacità di scrivere in modo umano, empatico, vicino al tuo pubblico. Non c’è niente di peggio di un testo robotico o simile a quello di una freddissima brochure con i prodotti in sconto alla Coop: “Cassettiera fatta a mano in legno di mango altezza 30 cm”; “Corso di public speaking con un docente di eccezione” (brrrrrrr.). Se non sei in grado di farlo, non c’è nulla di male, puoi sempre farti aiutare da chi scrive testi di mestiere.

Anche nei post più propriamente promozionali, cioè quando vendi i tuoi prodotti/servizi, ricordati sempre di parlare al/la cliente: racconta come i tuoi prodotti o servizi sono la soluzione a un suo bisogno.

Cerca di essere amichevole. Non bastano emoji che sorridono, punti esclamativi o dare del tu: è necessario un lavoro immersivo, per parlare un linguaggio apprezzato dal tuo target.

Se segui questi consigli, è probabile che il tuo o la tua potenziale cliente si leghi a te in modo più forte, diventando sempre più propens* all’acquisto. Non è solo cosa dici, ma anche COME lo dici. L’attenzione al tone of voice crea sintonia tra te e il target e che fa sì che le persone ti scelgano.

Un buon testo è come una buona casa: dalle fondamenta, ai pavimenti, al tetto, tutto va costruito per bene, con una struttura solida e funzionale.

L’estetica delle caption e gli elementi di contorno

Non sottovalutare, infine, la resa più propriamente estetica di un post. Le caption su Instagram non sono una pagina Word, che puoi formattare a piacere cambiando font, dimensioni del carattere, interlinea, ecc. Le tue opzioni sono limitate, ma ci sono alcune accortezze che puoi adottare, per rendere più piacevole la lettura, come ad esempio:

  • un punto elenco, che rende subito tutto più ordinato e facilita la memorizzazione dei concetti;
  • l’uso di elementi come le parentesi quadre [ ] per creare dei titoli;
  • il ricorso a semplici “separatori” formati da punti e linee, per creare spaziature;
  • le emoji, che possono essere usate come divisori per separare parti di testo.

L’uso degli hashtag

Gli hashtag non sono come le patatine fritte accanto all’hamburger (o al vegburger) che più ce n’è meglio è. Troppi, stroppiano.

Gli hashtag sono etichette che permettono al tuo post di comparire nella sezione Esplora di Instagram (la lente d’ingrandimento per capirci). Puoi metterne 30 al massimo per ogni post, ma non è necessario usarli tutti: anche 5 molto ben ragionati sono un’ottima idea. È bene infatti scegliere con cura solo quelli più adatti alla tua strategia e variarli a seconda del tema del post.

Un hashtag che non può mancare è il branded hashtag che può contenere il nome del tuo brand, o il claim, o delle combinazioni. È unico, riconducibile al tuo brand e può essere un ottimo veicolo per allargare il tuo giro se i fan iniziano a usarlo per taggarti quando ti citano. Ricordo che qualche tempo fa la squadra di NBA dei Toronto Raptors lanciò l’evocativo hashtag “#WeTheNorth”, presente in tutte le comunicazioni relative al team.

Gli hashtag da evitare, quindi, sono:

  • quelli triti e ritriti che non aggiungono nulla, come #wow #instagood #fotodelgiorno #love #fashion, ecc. Alcuni sono anche bannati. Sono hashtag usati in milioni di foto (in alcuni casi miliardi!) e non ti aiuteranno a far trovare il tuo post nel campo Esplora;
  • gli hashtag originali ma troppo lunghi, faticosi da leggere e impossibili da trovare attraverso il motore di ricerca, come #unestateconilvestitogiusto oppure #iservizidizandegusonotop

L’uso delle emoji e delle menzioni

Le emoji possono essere uno strumento utile per sdrammatizzare il tuo testo, ma non sono adatte per tutti i brand: tutto dipende dal tuo tono di voce. Se ti occupi di consulenze in ambito legale, magari puoi anche rinunciare a utilizzarle, senza remore. Inserirle a caso in un testo molto serio, solo per tentare un “effetto ringiovanimento”, rischia di provocare il risultato opposto e far sospirare al lettore: “Ok… boomer!”.

L’importante, come in molte cose, è non abusarne, altrimenti la lettura diventa faticosa e ciao-ciao cliente.

Le menzioni o mention. Taggare un utente o un altro brand all’interno del tuo post può essere strategico per due motivi:

  • mostrare che collabori con altre realtà;
  • farti conoscere dal pubblico della persona/brand menzionato.

Lo stesso discorso vale per i post realizzati in collaborazione, quelli cioè che escono su più profili contemporaneamente e che sono perfetti per raggiungere nuovi pubblici.

Riassumendo

In questo post abbiamo visto come creare caption efficaci per Instagram. Ricorda: una didascalia ben scritta è la ciliegina sulla torta del tuo post Instagram. Pianifica i tuoi contenuti, crea un incipit accattivante, chiarisci il tuo messaggio, invita all’azione, sii coerente con il tuo tono di voce, prediligi la connessione con le persone e usa emoji e mention a tuo vantaggio.

Le tue caption possono fare la differenza, creando un legame autentico con il tuo pubblico. Pront* a creare copy che fanno la differenza? Speriamo questo post ti sia utile per scrivere caption accattivanti per i tuoi prossimi contenuti su Instagram.

Belle queste idee, ma ho bisogno di aiuto con Instagram! No, problem: te lo gestiamo noi!

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