Riutilizzare i contenuti
Riutilizzare i contenuti
2 Settembre 2024

Come riutilizzare i contenuti in modo efficace

Ah, quanta fatica per creare un contenuto per il web, che sia una newsletter, un post per il blog, un video o una foto. Le ore di lavorazione sono tante tra programmazione, riflessione e produzione dei contenuti.

Ecco perché la mia idea è che da ogni contenuto bisogna spremere più succo possibile. Intendo proprio riutilizzare i contenuti. A partire da un solo testo, per fare un esempio, si ricavano una newsletter, un carosello e un TikTok. Significa imbrogliare? Assolutamente no.

Lo fanno tutti e tutte le migliori SMM e secondo me è essenziale che lo faccia anche tu e il tuo brand, per due motivi:

  1. per ottimizzare gli sforzi e il tempo;
  2. perché non tutti i tuoi e le tue follower ti seguono su tutti i canali e, anche se così fosse, repetita iuvant. Comunque, il fatto è che in realtà nessuno si accorgerà di nulla!

In questo post, ti spiego come riutilizzare i contenuti e fare repurposing in modo mirato ed efficace. Insomma, una ventata di ecologia, nella tua comunicazione.

Perché riutilizzare i contenuti

Per anni ho diversificato ogni singolo frame video e ogni sillaba di testo. Poi basta, perché:

  • il pubblico è distratto: non se ne accorgerà mai;
  • le persone non ti seguono contemporaneamente su tutti i canali e non lo fanno con lo stesso grado di intensità;
  • fare repurposing massimizza l’efficienza della comunicazione del tuo brand, permettendoti di ottenere più valore da ogni contenuto creato. Se ti sbatti tantissimo per scrivere un post o girare un video, è saggio e sensato farlo vivere il più a lungo che puoi. I contenuti di valore sono come maglioni di cashmere, non sono fast fashion. Facciamoli durare!;
  • magari finora hai aperto solo un canale, ma se sai che puoi riciclare i contenuti in modo efficace, potrai raggiungere un pubblico più ampio e diversificato, adattando lo stesso messaggio a diverse piattaforme e formati che finora avevi scartato. Così aumenti la visibilità del tuo brand;
  • rafforzi i tuoi messaggi e i valori: i brand che hanno una comunicazione che funziona si concentrano su pochi temi o concetti e li ripetono per diventare autorevoli e riconoscibili proprio per determinati aspetti. Se tu impari a riutilizzare i contenuti, migliori la memorabilità del tuo brand e l’impatto del messaggio sulle tue persone.

La base: avere dei contenuti da riutilizzare

Nella grande corsa per riutilizzare i contenuti, non si va molto lontano se non si hanno prima di tutto… dei contenuti da riciclare. Lo so che pare un’ovvietà più incredibile di desiderare la pace nel mondo a un concorso di bellezza, ma è così. Ovviamente, più il contenuto di partenza è corposo, articolato e denso di significato, più sarà facile spezzettarlo in tante nuove varianti. Quindi, riciclare i contenuti fa risparmiare tempo ed energie, ma non è esente comunque da un piccolo investimento per preparare i primi contenuti.

Questo è valido quindi per sales page, blog post, newsletter, long form di Medium o LinkedIn, ecc. Se non sai da dove partire, qui trovi una lista di 52 idee per il tuo blog. Se la prolissità o il copywriting non sono il tuo forte, non ti preoccupare: anche caption social, fotografie, video e grafiche possono essere riutilizzate in mille modi differenti.

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Riutilizzare i contenuti in modo efficace: riciclare le foto e i video

Noi di Zandegù impieghiamo molto tempo per creare i nostri Reel per Instagram. Ore di lavoro che vanno fatte fruttare. Prendiamo questo Reel di presentazione del nostro studio e dei servizi di comunicazione che offriamo. Oltre a pubblicarlo in organico, è diventato uno dei contenuti utilizzati per una campagna di advertising su Meta mirata all’awareness.

Le immagini del Reel, usate senza voice over, possono essere trasformate in fegatelli per altri video. Non hai idea di quanto il girato di un video si possa combinare e ricombinare: qui l’arte del repurposing tocca vette altissime.

Se vendi servizi: repurposing di foto e video

Se scatti o ti fai scattare un servizio fotografico, puoi usare queste immagini di branding e postarle tout court sui social. O inserirle all’interno del sito. Oppure puoi scontornarti e “usarti” per decorare i tuoi caroselli, come fa Rossella Pivanti in questo caso qui sotto (e che trovi completo qui).

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La stessa foto che vedi qui sopra, magari con uno sfondo diverso (ma sempre in palette!), può diventare la copertina di un Reel, il thumbnail di un video YouTube, l’header di una newsletter, l’immagine in evidenza di un blog post, la copertina di un freebie o la cover di un podcast.

Per fare sembrare una foto ogni volta diversa basta:

  • cambiare lo sfondo: colori diversi, pattern, gradienti, illustrazioni;
  • ingrandire o ritagliare lo scatto per evidenziarne solo un dettaglio;
  • applicare un filtro o un’ombra sopra lo scatto;
  • aggiungere frasi o parole chiave.

Insomma, da un solo scatto almeno 6-7 utilizzi differenti! E stiamo parlando solo di organico: possiamo anche usare la foto – da sola o abbinata a una grafica – per le adv su Meta e Google Ads. Mica male come ottimizzazione dell’investimento!

Se vendi prodotti: repurposing di foto e video

Fin qui abbiamo parlato di foto di persone. E se vendi prodotti? La zuppa è sempre pan bagnato. I packshot possono essere riutilizzati per fare dei collage creativi, anche in stile diario scolastico, da postare sui social. Le foto prodotto si possono scontornare e usare su banner per il tuo sito o per adv su testate giornalistiche online. Oppure si possono animare con l’AI e far diventare dei mini Reel, o dei video da postare su Stories. Puoi anche usare le foto, scontornate, per farle comparire all’interno dei tuoi Reel.

Come vedi, anche qui, le idee per riutilizzare i contenuti non mancano. Basta solo ingegnarsi un po’!

Vuoi allenarti anche tu? Scegli tre foto che hai postato su Instagram, vecchie o nuove non importa, purché rispecchino il tuo stile e il tuo mood attuale. Decidi per ognuna due utilizzi extra tra quelli che ti ho suggerito in questo post: ti saranno utili per i contenuti che stai programmando da qui a un mese.

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Riutilizzare i contenuti in modo efficace: riciclare i testi

Molte persone faticano a scrivere testi interessanti, chiari e precisi. Questo sforzo va ottimizzato a più non posso.

Ecco qualche esempio di “astuzie” che mettiamo in campo tutti i giorni, sia nella nostra comunicazione che in quella dei nostri e nostre clienti per riutilizzare i contenuti in modo efficace.

Da blog post a Instagram: ecco come riutilizzare i contenuti testuali

Questo nostro blog post dedicato ai microcopy. Un tema che spesso lascia confuso il nostro target. Perché allora non estrapolare i concetti base, aggiungerci una intro e una outro e farlo diventare lo script di questo Reel?

A questo punto, possiamo spezzettare lo script in pillole da pubblicare su Stories, rendendole più interattive con stickers o quiz.

Anni fa avevamo fatto ancora meglio. Nel 2019 avevo parlato a un evento che si chiamava Freelance Day. Gli appunti per quello speech di 20 minuti sono stati sfruttati per farne un post uscito sul nostro blog, che si chiamava Nove cose da fare per le tue sales page e per il tuo customer care. Tutto quello che avevo detto all’interno dello speech e nel post è stato il frutto di ricerche e, ovviamente, queste ricerche non le ho buttate via.

Sono, per esempio, dei princìpi che uso tuttora nei miei corsi in aula e che ho convogliato in un video didattico uscito prima su IGTV e poi su YouTube, Scrivere una buona sales page. Non solo, sempre sul tema “pagine di vendita”, ho poi anche fatto una live su Instagram. Ho chiesto alle persone di mandarmi le loro sales page e le ho commentate in diretta dando loro consigli.

E tu come puoi riciclare i contenuti testuali? Ecco 8 consigli:

  1. prendi un tuo blog post, rimaneggialo per renderlo più sintetico e colloquiale e fallo diventare il testo di un carosello su Instagram;
  2. usa paro paro il testo di questo carosello e usalo come script di un Reel, se sei solit* girare video formativi;
  3. sfrutta una sola parte del carosello come spunto per una seconda versione Reel, più spiritosa o breve;
  4. riprendi il blog post, trova una frase piccola ma molto significativa e usarla come caption su Instagram;
  5. usa la frase più d’impatto del tuo post per farne una grafica Instagram con una frase motivazionale;
  6. posta questa grafica anche su Stories;
  7. pensa al cuore del tuo post. Trova una domanda che puoi utilizzare all’interno delle Instagram Stories per ingaggiare la tua community e farla conversare su quel tema;
  8. la stessa domanda può diventare il tema di una diretta Instagram.
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Da post a YouTube

Se hai già pubblicato un blog post o un carosello stile “tutorial”, può diventare anche un video per YouTube. Faccio un esempio concreto. Il blog post: Viaggiare in Italia: adesivi per camper e bollini autostradali di Goboony potrebbe tranquillamente diventare un video animato per YouTube dove si spiegano gli stessi concetti in modo più visivo.

Inoltre, ricorda che un Reel di IG, può essere pubblicato senza remore su YouTube: se resti sono i 60 secondi, il video finirà nella sezione Shorts.

Da post a freebie o corso

I tuoi post, impaginati diversamente e ampliati, possono trasformarsi addirittura in un PDF scaricabile o in un freebie da regalare a chi si iscrive alla tua newsletter. Se punti più in alto, potresti addirittura farne il tema per un libro, da mandare in giro in cerca di un editore. O ancora, farlo diventare la puntata di un podcast. Se non hai ambizioni editoriali, puoi usare tutto il materiale raccolto come base di appunti per un corso.

Da post a newsletter?

È possibile far diventare un post social una newsletter o viceversa? Quali sono i pro e i contro? Vediamolo.

In teoria, la newsletter è un contenuto esclusivo per chi ha scelto di lasciarti un suo dato personale prezioso – l’email. Questo contenuto andrebbe trattato come speciale e unico. Ma non è detto che debba rimanere così per sempre. Se sono già 18-24 mesi che invii newsletter con regolarità, potresti scegliere alcune delle più riuscite per scrivere un long form su LinkedIn o una didascalia su Instagram. Non è detto che tu debba usare l’intero testo: anche soltanto la o le parti più significative è ok.

I post social spesso non hanno la sufficiente complessità per diventare una newsletter, ma potrebbero essere un seme. Inizi un ragionamento di pancia sulle Stories, ci fai anche un post con foto e poi ampli il discorso sulla newsletter. Perché no?

Un blog post può diventare una newsletter, anche in modo automatico. Noi lo abbiamo fatto per anni e così tanti altri brand. Inserisci un feed RSS sul tuo sito: invia automaticamente il tuo blog post alla tua lista di contatti, quando viene pubblicato. Comodo!

Da post ad advertising

Quando si tratta di advertising, la cosa che consigliamo sempre è di strutturare delle campagne ex novo, producendo un numero variegato e diversificato di creatività – immagini e copy – per testare cosa funziona meglio per il tuo target. Solitamente non suggeriamo di riutilizzare i contenuti dell’organico anche in adv o viceversa, ma ci sono dei casi, magari a distanza di tempo, in cui… perché, no?

Per esempio, i testi di una newsletter o di un blog post, che magari contengono riflessioni illuminanti e pensieri brillanti e chiari, possono dare luce ai claim di una campagna.

Paragrafi molto esplicativi e precisi di un post o newsletter, possono chiarire dubbi: usarli nelle caption può fornire informazioni utili al target sui prodotti o servizi da te promossi.

Un video utilizzato per l’adv potrebbe essere troppo pubblicitario per funzionare in organico, ma degli spezzoni, debitamente rimontati, possono trovare spazio in nuovi Reel o video per TikTok.

Strumenti e piattaforme utili per riutilizzare i contenuti

Per un’efficace strategia di repurposing è buona norma utilizzare strumenti e piattaforme che automatizzano e ottimizzano il processo, permettendoti di risparmiare tempo che è un’ambizione bellissima a cui tutti puntiamo.

Trello e Asana, per esempio, ti aiutano a gestire e pianificare i contenuti, consentendo una visualizzazione chiara del flusso di lavoro. Così, è più facile verificare cosa hai già pubblicato in passato e, quindi, come riutilizzarlo in futuro.

Chat GPT e Gemini ti permettono di riassumere, re-impastare, dividere, ampliare e arricchire i tuoi testi per farne altro. Puoi chiedere alle AI di fare il riassunto di una newsletter o estrapolarne i concetti principali per un carosello in pochi secondi. Puoi dargli da mangiare un testo e chiedergli di renderlo più frizzante per una caption social, o più adatto a diventare lo script di un Reel. Sono app che davvero semplificano molto le attività di repurposing.

Repurpose.io è un tool prezioso che automatizza la trasformazione di video e podcast in clip per social media.

Lumen5 ti consente di creare contenuti video accattivanti partendo da testi esistenti.

Usare queste piattaforme non solo aumenta l’efficienza del tuo lavoro, ma assicura che ogni tuo contenuto raggiunga il pubblico giusto al momento giusto, mantenendo la qualità e l’impatto dei tuoi messaggi. Inoltre, ti permettono di tracciare e analizzare le performance dei tuoi contenuti, migliorando continuamente la tua strategia di marketing.

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