Il blog ha una storia affascinante, a ripercorrerla sembra il frutto di un’evoluzione durata secoli, manco fosse il passaggio dal Cretaceo a, chessò, TikTok.
E invece, pensa un po’, non sono passati nemmeno 30 anni da quel 1994, che, un po’ per convenzione, è indicato come anno di nascita del blog (uno dei primi fu links.net – poco più di una lista di link commentati -, nato proprio in quell’anno e attivo ancora oggi).
Un po’ di storia
All’epoca, si chiamava “weblog”, cioè -web, il magico world wide web, più -log, testo scritto. Ed era letteralmente quello: un testo scritto (no foto, no grafiche, no gif, no impaginazione super studiata, no meme, no party), con cui si condividevano con l’Internet idee, passioni, riflessioni. Contenuti insomma.
Ora sembra tutto scontato, ma all’epoca – l’Internet degli albori -, quando anche i social erano solo un lontano puntino all’orizzonte, i blog sono stati un cambiamento radicale. Uno shift mentale, prima di tutto. La rete, che iniziava a spiegare le sue potenzialità a livello globale, anche grazie ai blog diventava non soltanto il luogo in cui un’élite un po’ nerd e accademica faceva ricerche, ma uno spazio aperto, vivo, in cui ciascuno poteva liberamente produrre contenuti testuali, farsi leggere e commentare.
E scusa se è poco!
Il blog come diario
All’inizio, il blog era poco più dell’equivalente online della Smemo della nostra adolescenza. Uno strumento per raccontare alcuni aspetti della nostra vita, più o meno personali; un diario digitale in cui appuntare ricordi, ma anche condividere opinioni e punti di vista. Questo utilizzo, per così dire, amatoriale, diventa però in poco tempo molto di più. In questo senso, un contributo importante è dato dalle prime piattaforme di blogging (Blogger, LiveJournal, fino ad arrivare a WordPress, che ha praticamente spazzato via tutto il resto), che introducono nuove funzioni per migliorare l’aspetto degli articoli (post), personalizzandoli sempre di più. Queste piattaforme non vengono concepite come dei freddi distributori di servizi, ma catalizzano attorno a loro delle comunità attive e prolifiche. Chi è nato intorno agli anni Ottanta sicuramente ricorderà con un po’ di nostalgia Splinder, piattaforma italiana nata nel 2001 (e defunta nel 2012), che, per un decennio, ha veicolato contenuti e approfondimenti sugli argomenti più disparati. Ecco, Splinder teneva in grandissima considerazione il concetto di “community”, prevedendo, tra le altre cose, una serie di strumenti pensati proprio per facilitare la comunicazione e lo scambio di opinioni via chat e commenti. Nel suo periodo di massimo splendore ospitava ben 600.000 iscritti e 400.000 blog!
Il primo post di Zandegù del 2005!
Pensa che anche Zandegù, all’epoca casa editrice cartacea, aveva il suo bel blog su Splinder. Anzi, ti lascio un gagliardo estratto del primo post, scritto da Marianna nel lontano 2005!
A giugno ho finito la Misteriosa Scuola e, come da tradizione, gli Insegnanti hanno organizzato una serata per la consegna dei diplomi. Stilosissimi e quadrati. (…)
Poi, ci hanno fatti uscire nel giardino del Famoso Locale. Era l’ora degli alcolici, ma l’unico drink che potevamo prendere con il limitatissimo omaggio-consumazione di cui eravamo dotati era il vodkalemon.
Credo che fosse allora, nel delirio afoso e dopo cinque o sei bicchieroni, che ho pensato per la prima volta: domani apro una casa editrice.
Come si evince, l’alcol la faceva già da padrone da queste parti, ieri come oggi :)
Chi ha detto money making?
Nei primi anni 2000, il lancio di AdSense e AdWords da parte di Google fa scattare un altro cambio di paradigma nel mondo del blogging. Eh sì, perché vuoi mettere la figata di non poter soltanto scrivere e far leggere al pubblico le tue storie, ma addirittura guadagnarci qualcosa, monetizzando il tuo blog con l’inserimento di banner pubblicitari? Ecco allora che i contenuti iniziano a cambiare, diventano più lunghi e articolati (i cosiddetti contenuti long form), originali, costruiti strizzando l’occhio all’estetica e rispettando le regole SEO, per migliorarne l’indicizzazione. Meno diario personale e sempre più storytelling, insomma.
Dal blog personale a quello aziendale
Sull’onda di queste evoluzioni, la potenzialità del blog non è di certo passata inosservata alle aziende, che hanno ben presto capito come una buona strategia di marketing possa passare non solo attraverso le adv su Facebook o Instagram, ma anche dalla costruzione di un solido blog aziendale. Il blog è infatti uno strumento perfetto per avvicinarsi ai propri clienti, mostrando il lato più umano, per definire e rafforzare il proprio tono di voce, costruire una narrazione aziendale che faccia emergere valori e qualità e veicolare contenuti che contribuiscano a far crescere l’autorevolezza del brand nel proprio settore di riferimento, piccolo o grande che sia. Per ottenere risultati efficaci, ci vogliono programmazione, contenuti di qualità, grande attenzione agli aspetti visivi, costanza e impegno. Dalla grande corporation al freelance, insomma, il blog è ancora oggi uno strumento prezioso, per fidelizzare i clienti e attirarne di nuovi.
Tutto, ma proprio tutto, sul corporate blog
È un po’ che rimugini se aprire anche tu un blog, ma non ti decidi mai? Bene, allora il nuovo ebook appena uscito nella nostra collana I Prof fa al caso tuo!
Si chiama From the blog. Scrivi, gestisci e fai crescere un blog professionale o aziendale e lo ha scritto Valeria Fioretta. Lei è la creatrice del blog Gynepraio, nato quasi per caso e divenuto negli anni il punto di riferimento di una comunità numerosa e attiva.
From the blog è il frutto della sua lunga esperienza di blogger e di esperta di marketing. Il libro parte da un’intro per capire a fondo che cos’è un corporate blog e come si costruisce. E poi si addentra nella pratica: come trovare le idee, pianificare i contenuti, quali regole SEO tenere a mente per migliorare l’indicizzazione sui motori di ricerca e molto altro.
Un ebook davvero utile, con cui approfondirai i contenuti complessi, le componenti visibili e quelle invisibili di un blog post e come collocare la strategia blog all’interno del tuo piano editoriale. Per rendere il tutto più semplice (e divertente!), Fioretta si è “inventata” un’azienda di fantasia, la Spugnette S.p.A., che ti aiuterà a contestualizzare esempi e concetti.
Per chi è pensato questo manuale?
L’ebook è pensato per te che vuoi aprire un blog o te laggiù (ti vedo!) che vuoi mettere in sesto quello che hai già. Insomma, è perfetto per freelance, ditte individuali, professionisti, consulenti, commercianti e, in generale, chiunque abbia la necessità non solo di vendere il proprio business, ma anche di essere «trovato» dai consumatori tramite i motori di ricerca.
Perché dal 1994 di acqua ne è passata sotto i nostri ponti digitali, ma il blog è ancora vivo e lotta insieme a noi.
From the blog è in vendita sul nostro shop a 9,99€ (nei formati epub, mobi e pdf) e il nostro consiglio non può che essere: compralo e facci sapere cosa ne pensi!