25 Gennaio 2018

Cosa significa fare un lavoro creativo?

L’anno scorso abbiamo pensato che fosse giunto il momento di iniziare a occuparci anche di video. È sempre stato un ambito che ci incuriosiva anche se non ne sapevamo niente e non ne avevamo mai fatti molti.

In principio era il Talk Shocco

Ci siamo scervellati per un bel po’ su cosa fare, finché ci è venuta l’idea di fare un talk show cretino, cioè un Talk Shocco, a bordo della nostra Panda. Dal sedile posteriore Marco e io, per un anno, abbiamo raccontato il nostro rapporto con lo sport, con i piccioni, con il liceo e con la musica, da soli o con degli ospiti. Avevamo uno script che “recitavamo”, per quanto possibile e che incollavamo sul retro dei sedili, in modo da poterlo avere sempre sott’occhio. Io attaccavo dei festoni a forma di frutta sui finestrini e sul vetro posteriore, mettevo un plaid e dei cuscini sui sedili e si iniziava. La Panda non era in strada, ma nel nostro cortile: non hai idea di quante volte i vicini, scesi a parcheggiare nei loro box o a gettare la spazzatura, ci hanno interrotti guardandoci storto, o ridendo, o pensando che facessimo le peggio cose alla luce del sole (e vestiti, anche!).

Il vlog era presso Zandegù

A settembre, abbiamo deciso di unire al Talk Shocco anche dei classici vlog, cioè dei racconti in video del dietro le quinte di quello che facciamo: le riunioni, la colazione e il tragitto verso il lavoro, gli eventi, lo shopping di cose utili per la sede.

E luce fu

Quest’anno però abbiamo deciso di cambiare. L’idea alla base dei nuovi video (il primo è uscito martedì e lo trovi qua sotto, oltre che su Facebook e YouTube) è duplice:

  • raccontare ancora meglio chi siamo e come lavoriamo;
  • dire delle cose utili a chi ci segue.

 

Ora basta con ‘ste citazioni dalla Genesi, rientriamo nei ranghi!

Raccontare chi siamo non è sempre facile. Non facciamo un lavoro tradizionale, facciamo tante cose, molto diverse: corsi, eventi, ebook, ci viene bene la comunicazione e così via. Ogni giorno ci mettiamo un po’ della nostra creatività e crediamo, quindi, di fare un lavoro creativo.

Questa parola però vuol dire tutto e niente. In un’epoca dove c’è pure il piastrellista creativo, capirai bene che forse la questione è sfuggita di mano.

Cosa significa fare un lavoro creativo?

Alzarsi alle 10 tutte le mattine? Passare le giornate a contemplare l’orizzonte in cerca dell’ispirazione? Essere ricco e farsi mantenere dai genitori? Fare il pittore?

Boh forse. Ma secondo me fare un lavoro creativo significa avere idee brillanti, selezionarle con cura e farsi un mazzo a tombolo per farle diventare realtà.

È creativo certo. Ma è sempre lavoro. E deve portarti a pagare le bollette, a fine mese.

In questi anni abbiamo incontrato un sacco di gente che ci ha detto: “Ah, anch’io vorrei fare quello che fate voi!”. Oppure, abbiamo parlato con persone che pensavano che mettersi in proprio fosse un gioco da ragazzi: “Sì, dai faccio bene i cupcakes, magari apro una pasticceria!”.

Oh, fermi tutto: un lavoro come il mio, o come altri a forte componente creativa, sono bellissimi, stimolanti e appaganti ma si portano dietro un sacco di lati meno fichi e che non tutti raccontano. Solitudine, fatica, periodi di magra, confusione, fallimento.

Le cose per quello che sono

Raccontare tutto questo non è semplice e abbiamo pensato che con le immagini poteva venire meglio. Ecco, con i vlog del 2018, Marco e io e abbiamo deciso di raccontare il dietro le quinte di quei lavori che sono difficili da spiegare a tua mamma. Raccontare le cose belle e le cose meno belle. Raccontare le cose per quello che sono, per far capire cosa vuol dire fare un lavoro di questo tipo nel 2018, cosa vuol dire farcela, cosa significa fare bene il proprio mestiere e occuparsi, nello stesso tempo, anche di cose che spesso non c’entrano niente con il tuo mestiere principale, come la comunicazione, il marketing, il customer service, l’amministrazione.

Mamma, guarda che lavoro!

Pubblicheremo, se ce la facciamo, un video ogni 15 giorni. La serie si chiama Mamma, guarda che lavoro! e ogni puntata ha un tema. Raccontiamo la nostra opinione, come affrontiamo noi quel determinato tema (un esempio? Lavorare in team), mostriamo la nostra quotidianità fatta di ufficio, corsi, casa, commissioni, correzione bozze, riunioni e poi andiamo a incontrare dei nostri colleghi per sapere la loro, sempre su quello specifico tema.

La prima puntata parla di soldi: come darsi il giusto prezzo. È difficile? Si sbaglia a puntare basso all’inizio? O a puntare troppo alto? E gli sconti? Ne parliamo con Enrica Crivello, la nostra adoratissima esperta di marketing che segue la nostra strategia da qualche anno a questa parte.

Nella prossima puntata, invece, dialogheremo con l’illustratrice Ilaria Urbinati.

Ecco, era cosa molto buona (ci siamo ricascati mannaggia!)

Per noi, forse perché siamo ancora molto inesperti, sono video tanto difficili da preparare, girare, montare, studiare. Ci stiamo mettendo moltissime ore di lavoro e tutta la cura possibile (anche se, certo, hanno dei limiti). Vogliamo davvero che crescano e speriamo possano essere utili a te che ci segui per scoprire ancora meglio cosa facciamo tutto il giorno tra queste mura, cosa vuol dire fare formazione oggi, cosa significa tirare a campare nel 2018 con un lavoro fuori dagli schemi.

Speriamo ci seguirai in questo viaggio! Buona visione!

Altri articoli consigliati per te