Al giorno d’oggi, la comunicazione inclusiva non è soltanto qualcosa verso cui tendere, nella vita di tutti i giorni, ma anche un elemento indispensabile di cui tener conto, se si ha un business da portare avanti.
Sembra essere arrivato (finalmente!) il tempo di abbandonare quelle forme di comunicazione arcaiche, spesso figlie di una cultura escludente, in cui gruppi dominanti si avvantaggiavano a danno di parti considerate socialmente “più deboli”.
Razza, genere, orientamento sessuale, religione, canoni estetici, disabilità, sono solo alcune delle categorie su cui possiamo (e dobbiamo!) porci delle domande, prima di impostare una strategia di comunicazione, scrivere un post, un articolo, una sales page e molto altro ancora.
Pensi che sia troppo difficile tener conto di queste componenti? In realtà non lo è affatto e per chiarirti le idee c’è il nostro corso online della scrittrice e pubblicitaria Giulia Muscatelli.
Cosa impari con questo corso
La comunicazione inclusiva è un corso in 5 lezioni con un focus specifico sul genere femminile.
Eh sì, perché anche se nel corso degli ultimi decenni sono stati fatti molti progressi, è indubbio che la rappresentazione della donna nella comunicazione sia ancora oggi piuttosto problematica. Non mancano i modelli che la collocano esclusivamente nei ruoli di mamma o moglie, oppure quelli che la oggettivizzano, mostrandola aggressiva e tentatrice.
Il corso tenterà di fare chiarezza su alcuni elementi cruciali, come la definizione di stereotipo nella comunicazione, dandoti un decalogo pronto da usare ogni volta che avrai un dubbio rispetto al messaggio che stai per lanciare (scritto o visivo che sia).
Scoprirai inoltre come affrontare al meglio due questioni delicatissime, quando si parla di comunicazione di genere: la trattazione del corpo e dei desideri delle donne.
L’ultima lezione conterrà un focus sul linguaggio scritto, un argomento spesso ridotto al semplice dibattito sulla declinazione al femminile delle cariche o dei mestieri. Perché cameriera e infermiera sono ok, mentre sindaca e assessora no? Si tratta di una riflessione che in realtà sottende una grande complessità. Dall’asterisco alla schwa, fino alla semplice attenzione alla sintassi, Giulia Muscatelli farà una carrellata delle possibili soluzioni esistenti per rendere l’italiano una lingua più inclusiva. Il punto di vista su cui insiste molto la docente è che il linguaggio non è qualcosa di calato dall’alto, ma continua a evolversi e mutare. Per questo, sarai solo tu a decidere come esprimerti e con questo corso conoscerai meglio tutte le possibilità a tua disposizione.
Il corso ha tanta teoria, ma non mancano esempi di comunicazione escludente, che ti aiuteranno a fissare meglio i concetti teorici.
Cosa ti porti a casa?
La comunicazione inclusiva non è solo un atto politico o una scelta di vita, ma è anche una strategia efficace per mostrarsi al mondo come brand, o come professionisti, pronti ad accogliere la società del presente e del futuro.
Con questo corso impari a comunicare con una maggiore attenzione rispetto alla rappresentazione del genere femminile, evitando di cadere in facili stereotipi o, peggio ancora, in forme di esclusione che potranno fare soltanto male a te a alla tua attività.
A chi si rivolge?
Questo corso è pensato per chi lavora in proprio, è freelance o ha una piccola ditta, vende prodotti o servizi e vuole migliorare l’efficacia della propria comunicazione, ponendo particolare attenzione all’inclusività rispetto al genere femminile.