Da circa un paio di anni a Zandegù ci occupiamo di strategie di comunicazione per freelance, professionisti e piccole/medie imprese.
È una delle attività di consulenza che preferisco. Mi permette di conoscere a fondo i clienti, di lavorarci per molti mesi e di portare un valore concreto e d’impatto al loro business.
In questi ultimi mesi, molte persone mi hanno scritto chiedendomi in cosa consistesse in pratica una strategia di comunicazione. Ogni consulente ha il suo metodo, io lavoro così.
Confronto
Per prima cosa mi confronto con il cliente. C’è chi fa questionari, chi fa call, chi fa entrambi: l’importante è capire cosa vuole il cliente, che paure ha, che bisogni ha, come possiamo aiutarlo, di cosa si occupa, quali valori porta avanti col suo business, quanto tempo ha a disposizione e su quali canali si sente più a suo agio.
Analisi
Terminato il confronto, parto con la mia analisi solitaria. Per prima cosa faccio un check dell’esistente e annoto criticità, migliorie, elementi che già funzionano da rafforzare.
Target e competitor
Per me un’analisi non ha senso se non sai a chi parli e in quale mercato ti muovi: quindi faccio l’identikit della buyer personas, la mappa dell’empatia e un’analisi (dal punto di vista della comunicazione) dei principali competitors.
Canali, temi, tov e stile grafico
A questo punto individuo i canali sui quali secondo me è giusto stare e individuo i temi da trattare online (coerenti con personalità e valori del brand), il tono di voce e lo stile grafico (immagini/fotografie) più adatto al mio cliente.
Nella pratica
Per ogni canale decido obiettivi, do spunti di contenuti da postare, idee per post e foto, esempi di didascalie e fornisco il calendario editoriale da seguire. Solitamente chiudo con un recap di tutto e un vademecum utile a comunicare bene online.
Le mie strategie sono sempre pragmatiche, chiare, didattiche. C’è poca teoria e moltissimi consigli per FARE.
Quanto ci metto a produrre una strategia di comunicazione?
Tutto questo lavoro dura circa 20/25 giorni lavorativi, dipende della grandezza e complessità dell’azienda.
Fatto questo lavoro, mando al cliente un documento con tutto scritto chiaramente e lascio il tempo che lo legga e che possa rifletterci su.
Reazione
Solitamente, la strategia di comunicazione è una bomba che sconvolge gli equilibri. Si notano le cose che non vanno, si mettono in discussione gli elementi che si davano per scontati, c’è tantissimo lavoro da fare da lì in avanti che scoraggia e mette in crisi. A tratti, però, ha anche un effetto euforizzante: qualcuno ha analizzato tutto, l’ha fatto al posto tuo con esperienza e lucidità. Ora hai una direzione verso cui andare. I social che ti parevano traballanti e gestiti a caso, ora hanno una struttura, degli obiettivi, una meta. Non ti senti più solo. C’è tanto ma tutto è spiegato in modo chiaro e step by step ed è bella la prospettiva di raggiungere risultati concreti.
Dopo circa 10 giorni ci sentiamo via Skype per commentare il documento insieme: fornisco precisazioni, spiegazioni, ci confrontiamo sulle cose che non convincono e mettiamo a punto gli elementi che invece al mio cliente sembrano centratissimi .
E dopo?
A questo punto di solito c’è il follow up: un pacchetto di ore, che può coprire poche settimane o semestri interi, dove io mi rendo disponibile per seguire gli sviluppi e l’andamento della mia strategia. Aiuto nella concretezza a trovare idee per post, strutturare meglio il feed di Instagram, dare un aiuto per il lancio di un nuovo prodotto e servizio, rivedere i testi del sito.
Ogni cliente è diverso, ognuno chiede cose differenti nelle call di follow up a seconda di quello che serve davvero in quello specifico momento. Ho una collega che fa delle mini formazioni, anche su app e strumenti. Tutto quello che può servire per comunicare meglio si mette in campo.
Quanto dura una strategia di comunicazione?
Per me, perché una strategia possa dare modo di misurare i risultati attesi, dovrebbe durare minimo minimo 6 mesi, ma idealmente almeno 8 mesi.
In ogni caso si monitora costantemente per aggiustare subito il tiro, senza aspettare la scadenza dei 6 mesi per cambiare.
Cosa ti aiuta a fare?
Una buona strategia di comunicazione mira a:
- renderti autonomo;
- essere più professionale;
- avere una presenza online coesa e precisa;
- avere una visione d’insieme di chi sei, come brand online e di come vuoi essere percepito;
- quali sono i temi sui quali puntare, di interesse per il tuo pubblico;
- come distinguerti online con un tono di voce unico e che parla di te;
- come lavorare con le immagini per distinguerti online dai concorrenti;
- suggerirti cosa postare, in modo che la quantità di cose da produrre sia adatta ai tuoi ritmi di lavoro e predisposizioni naturali;
- su quali canali essere, quelli dove c’è il tuo target;
- sapere sempre cosa postare così non ti perdi o non si perde chi segue la tua comunicazione;
- capire una volta per tutte chi è il tuo target e dargli un nome e un volto;
- avere un calendario editoriale nero su bianco da seguire: ora non hai più scuse.
Chi ha fatto una strategia di comunicazione con Zandegù è soddisfatt*?
Vorrei chiudere questo post con le parole di Carolina Masieri, coach specializzata in organizzazione del tempo a casa e sul lavoro. Ho lavorato a novembre alla sua strategia di comunicazione che sta mettendo in atto proprio in queste settimane.
“Hai fatto un lavoro pazzesco, proprio quello che cercavo, anzi di più! Grazie, grazie, grazie.
Ti confesso che subito mi sono sentita sopraffatta da tutte le cose che devo cambiare e su cui devo lavorare, ma so che mettendole tutte in fila, un passo dopo l’altro, la mia comunicazione cambierà faccia, mi somiglierà e farà crescere la mia attività, e poi non sono più sola!”.
Ora tocca a te!
Cosa ne pensi? Sapevi come funzionava una strategia di comunicazione? Pensi potrebbe tornati utile? In caso, qui trovi più informazioni sui servizi che offriamo a freelance e pmi. Grazie per l’attenzione e a presto!