I Reels, per quanto mi riguarda, sono stati sempre un contenuto un po’ a metà. Non sono efficaci come le Stories, se per esempio vuoi raccontare il dietro le quinte della tua attività, lasciandoti anche un po’ andare, sapendo che comunque dopo 24 sparirà TUTTO.
I Reels, però, non hanno nemmeno il peso e la profondità di una bella LIVE, in cui magari intervisti qualche tuo collega o approfondisci argomenti legati al tuo lavoro, mostrando tutta la tua autorevolezza. Però hanno anche dei bei vantaggi, eh. Intanto, Instagram ci sta investendo molto e l’algoritmo tende a premiarli. Inoltre, sono un contenuto longevo, perché puoi ritrovarti, nel campo Esplora, dei Reels vecchi di qualche settimana, a differenza di quel che succede per le foto. In questo post voglio quindi parlarti di:
- cosa sono i Reels;
- studiare i trend per migliorare con i Reels;
- pianificare la creazione dei Reels;
- curare caption, testi e musica.
Cosa sono i Reels?
Partiamo dal principio: cosa sono questi benedetti Reels?
In super sintesi, sono la risposta di Instagram al clamoroso successo di TikTok. Si tratta di video (o slideshow di foto) di una durata massima di 60 secondi (anche se per molti profili la durata è ancora ferma a 30), che possono essere accompagnati da audio parlato, musica, scritte in sovraimpressione, caption. I Reels, come dice lo stesso Instagram sul suo sito ufficiale, sono pensati “to entertain you”, un po’ come cantava quel grande frequentatore di pub di nome Robbie Williams. Anche da questa dichiarazione, si capisce come Zuckerberg avesse in mente di creare un alter ego della piattaforma cinese dedicata all’intrattenimento per eccellenza, TikTok appunto. Anche sui Reels, quindi, spazio a coreografie ispirate dalle musiche in trend del momento, canini&gattini in tutte le salse, ma anche lifestyle, vacanze in pillole, ricette veloci e mini-tutorial su la qualunque.
Studiare i trend per migliorare con i Reels
Una volta capito cosa sono, bisogna iniziare a pensare a come farli per bene. Un buon Reel deve essere: originale, memorabile, curato. Hai detto poco!
Il primo consiglio che mi sento di darti è: GUARDA MOLTISSIMI REELS. Sì, proprio così: studiati i trend che vanno in questo momento. Ti assicuro che è facile individuarli, perché spuntano di continuo tra i creator che segui. Potrà essere una particolare canzone, un clip audio, una coreografia. Se studi i trend, riesci a capire quali sono i contenuti che tendono a generare interazioni e diventare virali, come si diceva nel 2011.
Non pensare di dover realizzare i 60 secondi più originali dell’universo. Non è necessario: puoi prendere spunto dai Reels fatti da altri e rubare come un artista, aggiungendo quel tocco, quel twist, che ti differenzia dagli altri milioni di creator.
L’importanza della pianificazione
Prima di prendere il telefono e partire, ti suggerisco di procedere per piccoli passi, come si dovrebbe sempre fare prima di produrre qualunque contenuto. Pensa all’obiettivo del tuo Reel: vuoi divertire, vuoi educare o sensibilizzare, vuoi promuovere un prodotto o servizio, vuoi dimostrarti espert* e autorevole nel tuo campo? Datti sempre un obiettivo, ragiona sempre in termini strategici.
Una volta definito l’obiettivo, aspetta: non è ancora il momento di girare. Prima devi fare la scaletta. O almeno un mini-storyboard, una traccia insomma. Anche se sono solo 60 secondi, non puoi improvvisare troppo. Il rischio è quello di ritrovarti con un contenuto poco ragionato, che non ha né capo né coda e risulta quindi del tutto inefficace. Proprio perché il tempo a tua disposizione è poco, devi cercare di colpire nel segno, senza esitazioni. Studia le inquadrature, i tagli di montaggio, la luce; ragiona su quello che dirai, sulle azioni che vorrai mostrare; pensa alla musica perfetta da usare come sottofondo. E poi ciak, si gira!
Instagram tende a privilegiare i contenuti che non provengono da app di terze parti (TikTok, sempre lui, ad esempio); quindi, ti consiglio di creare il tuo Reel usando la stessa app di Instagram. Il procedimento è analogo alla creazione di foto per il feed, Stories o dirette: tappi sul + in alto a destra, scegli Reels come contenuto e poi inizi a registrare tappando sul Ciak al centro. Come per le Stories, puoi poi aggiungere testo, musica, filtri, ecc. In ogni momento, puoi vedere un’anteprima del tuo lavoro, prima di postarlo.
Caption, testi e musica, i tre capisaldi dei Reels
Una volta che avrai realizzato e montato il video, non dimenticarti degli aspetti di contorno. Ok, le inquadrature dovranno essere a fuoco, l’audio buono ecc., ma quando parlo di contenuto curato, non intendo solo questo.
Presta ad esempio attenzione alla caption.
Qui, il discorso si fa spinoso. Siamo sempre a scrivere che su Instagram le caption lunghe funzionano, che si può fare del micro-blogging, che si può allungare, approfondire.
E invece no.
I Reels ti fregano, perché la caption in evidenza è di soli 55 caratteri, seguita dalla scritta “altro”. Se scrivi caption lunghe, chi clicca su “altro” si troverà quasi metà schermo coperta dal testo, mentre sullo sfondo il video andrà avanti. Quindi, la cosa migliore è puntare tutto su quei benedetti 55 caratteri, senza sbrodolare eccessivamente dopo. Sono quelli con cui devi attrarre e incuriosire il tuo pubblico e far capire qual è il contenuto del Reel. Poi, puoi aggiungere gli hashtag che ritieni utili e gli eventuali tag. Non ti dimenticare, come al solito, la Call To Action, che userai per alimentare l’engagement: dimmi la tua, seguimi, tagga un amico, scopri di più, ecc.
Testi accessibili e inclusivi
Un altro aspetto importante riguarda il testo visibile a schermo, in sovraimpressione, come diceva Pippo Baudo a Fantastico 5. Una buona pratica sempre apprezzata è aggiungere del testo esplicativo (o direttamente i sottotitoli, se c’è del parlato): questo rende il tuo contenuto più accessibile e inclusivo. In questo caso, ti consiglio di usare un font univoco per tutti i Reels che produrrai, così da rendere più riconoscibile il tuo brand e prestando attenzione a dimensioni e colori del font, in modo che sia tutto perfettamente leggibile.
Power to the music
Infine, la musica, che nei Reels è fondamentale quasi quanto su TikTok (non a caso moltissimi trend di successo su Instagram arrivano proprio da lì). La libreria di Instagram contiene un sacco di canzoni tra cui scegliere. Se hai un profilo Creator o Personale, la scelta è praticamente infinita, mentre se sei Business, la scelta è più limitata (perché Instagram non ti permette di utilizzare canzoni coperte da copyright, anche se ci sono mille modi per aggirare questo divieto). Scegli quindi il tappeto sonoro più adatto al tuo video, in base ai tuoi gusti e agli obiettivi della tua strategia. Ricordati che l’algoritmo tiene la musica in grande considerazione e anche in questo caso è molto utile andare a caccia dei trend musicali del momento. Scegliere un sound che generi molto hype, può sicuramente premiarti in termini di visualizzazioni.
Una volta che avrai preparato il tuo bel Reel, ti ricordo di pubblicarlo anche nel feed! Non è una cosa fatta automaticamente da Instagram, ma richiede una tua scelta in fase di pubblicazione, quindi non dimenticartelo. Ti consiglio di farlo, perché è un altro modo per spingere il tuo contenuto direttamente sul feed del tuo pubblico e favorire l’interazione.
Bene, siamo arrivati alla fine di questo post in cui ho cercato di darti qualche consiglio sull’utilizzo dei Reels. Per approfondire sia questo strumento, che i video su TikTok, ti suggerisco di correre a comprare il nostro nuovissimo ebook, scritto da Marika Marangella, content creator e formatrice. Si intitola Comunica con TikTok e Reels. La rivoluzione della Video Generation.
Alla prossima!