Se da qualche tempo c’è qualcosa che non va nel tuo ecommerce, potrebbe essere necessario rivedere i tuoi microcopy.
Gli e le utenti molto spesso non completano gli acquisti, il bounce rate delle tue pagine è alto, i carrelli vengono riempiti e abbandonati. E quando arriva qualche acquisto, noti che i dati di fatturazione vengono inseriti in modo sbagliato, c’è sempre qualche informazione che manca e ti tocca ricontattare i e le clienti singolarmente.
Certo, le ragioni di queste complicazioni potrebbero essere molte, ma spesso sono riconducibili a una scarsa cura nella cosiddetta UX, cioè l’esperienza dell’utente durante la sua permanenza sul tuo sito, piattaforma, o app.
La UX include molti aspetti che, partendo dai bisogni dell’utente, si pongono l’obiettivo di rendere la sua esperienza la migliore possibile. Un elemento fondamentale della UX sono i microcopy.
Microcopy: micro… che?
I microcopy, come dice il nome, sono piccoli testi che però possono fare una grande differenza. Sono poche parole selezionate, inserite nei form di iscrizione o nelle call to action, che hanno la funzione principale di accompagnare l’utente verso l’azione che hai in mente di fargli fare (acquistare, iscriversi alla tua newsletter, ecc.). Sono testi discreti che non urlano, ma sussurrano, persuadono e aiutano. Per questo vanno progettati bene.
I microcopy sono opportunità da cogliere, sono dei piccoli semi che possono far sbocciare dei gran bei fiori. Detta in modo meno poetico: possono aiutarti a convertire. Certo, non lo fanno da soli, è necessario che si accompagnino a un sito usabile, veloce, chiaro, ben indicizzato. Però, se la cornice è ben costruita, i microcopy possono essere la svolta finale.
In Microcopy mon amour. Piccoli testi per fare grande la tua comunicazione, la copywriter Fabiola Noris ti pone una domanda fondamentale: hai curato i tuoi piccoli testi come si deve?
Cosa trovi in questo ebook?
La prima parte è dedicata a riconoscere i microcopy e capirli meglio, conoscerne le origini e l’importanza sempre maggiore che hanno assunto nel tempo. Non mancheranno esempi che hanno fatto la storia, da Airbnb a MailChimp, da WeTransfer a Medium, fino all’Estetista Cinica.
Nella seconda parte, l’ebook prende in considerazione alcuni dei microcopy più utilizzati, che ti potranno tornare utili anche nella tua strategia di comunicazione. Il primo e più importante è il famigerato bottone che innesca le call to action. Scoprirai un sacco di alternative più efficaci del classico Clicca qui. Oltre a questo, l’autrice ti parlerà dei microcopy nei form della newsletter, nella pagina Contatti e anche nella famigerata pagina di errore 404.
Nella terza parte si entrerà in azione con alcuni consigli pratici per la scrittura dei microcopy per analizzarne gli aspetti principali. A quel punto, sarà arrivato il tuo momento glorioso di scrivere i tuoi piccoli testi: accattivanti, efficaci e a prova di conversione.
A chi si rivolge
Microcopy mon amour è pensato per piccoli business, professionisti e freelance che vogliono dare una marcia in più alla loro comunicazione, migliorando l’esperienza che i loro utenti fanno utilizzando siti/piattaforme/app.