Anche se Instagram sta dando sempre maggiore attenzione e spazio ai contenuti video (ultimo arrivato è il tab Instagram Video, un contenitore unico per IGTV, Reels e video del feed), questo social resta pur sempre QUELLO DELLE FOTO.
È nato per questo e, ancora oggi, la parte fotografica riveste un ruolo importante e può essere sfruttata al meglio per comunicare in modo potente e personale i tuoi prodotti o servizi.
Certo, per ottenere dei risultati concreti – leggi: piacere all’algoritmo che ti farà spuntare tra la massa di immagini dei tuoi competitor – le foto devono avere alcune caratteristiche e oggi sono qui per parlartene.
Ho identificato 5 tipi di foto che, comunque la si giri, tendono a piacere più delle altre.
Quindi ti invito, per prima cosa, ad aprire il tuo profilo e a chiederti: le faccio? Potrei farle? Avrebbero senso per il mio brand?
Non sono dei diktat, perché come sai non crediamo nelle regole magiche, buone per tutti. Ma magari sono uno spunto per provare qualcosa di nuovo e sperimentare un poco.
Oggi in questo post ti parlo:
- dell’importanza del tocco umano;
- della differenza che possono fare i colori;
- del mix grafica e foto;
- dei contenuti generati dagli utenti;
- del fotoritocco facile, alla portata di tutt*.
Metterci un tocco umano
People connect with people è un motto che vale sempre, a maggior ragione su Instagram. Non aver paura di mostrarti, ogni tanto. Magari evita selfie sfuocati o foto troppo informali, se il tuo scopo è farti conoscere come professionista, ma cerca di includere scatti che possano far capire al pubblico chi sei, quali sono i tuoi strumenti di lavoro, qual è il modo con cui ti approcci con i clienti. La personalità del tuo brand emerge anche da questi particolari, quindi, non lesinare dei succosi dietro le quinte dei tuoi processi lavorativi.
Come abbiamo detto tante volte, il punto non è metterci la faccia o farsi vedere nelle Stories se non te la senti, ti vergogni o ti costa troppa fatica.
L’importante però è che emerga dalle foto un tocco umano: tu ci sei, con le tue opinioni nelle didascalie, e con uno stile unico e personale nelle foto (anche se, magari, fisicamente non ti mostrano mai).
Se invece ti senti più spavald* puoi farti ritrarre alla scrivania, con le mani in pasta nella produzione di un prodotto, mentre dirigi una riunione del tuo team, o sei in una call con un* cliente. Non devi necessariamente mostrarti a figura intera, ma puoi scegliere di mostrare solo dei dettagli che ti facciano comunque riconoscere (mani, gambe, capelli, schiena, ecc.).
Il tocco umano, anche solo percepito, è fondamentale per generare due cose:
- fiducia nel tuo brand;
- empatia: tu brand mi capisci e sento che hai le risposte ai miei problemi.
Guarda ad esempio che bello vedere non soltanto i bellissimi capi, ma anche il sorrisone della fashion designer Gaia Segattini.
Presta attenzione ai colori
Avrai di certo sentito parlare di armocromia: online sono tutt* che si mettono delle pezze di stoffa colorata sul petto per vedere quali sono i colori che stanno meglio con la propria carnagione. I colori ci valorizzano, ci rendono riconoscibili, parlano di noi. Se è vero per un vestito, è verissimo anche per le foto su Instagram.
Scegliere una palette di colori coerente rende il nostro profilo riconoscibile a colpo d’occhio tra i tanti. Se una persona ha iniziato ad apprezzare una delle nostre foto e ne vede altre simili, tenderà a mettere automaticamente il like, perché il suo cervello ha già apprezzato tempo addietro quel tipo di estetica. Pensaci! È decisamente un modo per risparmiare energie creative.
Possiamo usare i colori a nostro vantaggio? Potremmo avere un profilo molto pop come quello del brand di articoli di cancelleria MishMash.
Uno minimal con colori chiari come quello della textile designer Silvia Stella (a sinistra). Uno minimal con colori molto scuri come quello del fotografo Francesco Pruneddu (a destra).
O uno un po’ intellettuale, semplice e dai colori molto bold, come Tavernello. In questo posto mi soffermo proprio su questo profilo, per farti notare come nella sua semplicità (bada bene: non banalità) riesce a colpire l’occhio dello spettatore e far emergere i suoi prodotti con forza. Un profilo pulito e dalla grande personalità. Bastano degli sfondi neutri anche in cartoncino e i tuoi prodotti spiccheranno subito tra il 90milionesimo scatto di un tramonto di fronte al mare di Mykonos.
Grafica + foto
Lo dice anche l’autorevolissimo Later: pare che tra i trend del 2021 ci fosse quello di inserire delle scritte o grafiche sulle foto del feed. L’abbiamo mai fatto? Magari è uno spunto che potremmo recuperare anche alle soglie del 2022. Perché secondo me?
Perché è super utile per chi vende servizi e magari usa foto di stock o foto che non ritraggono direttamente un prodotto.
La grafica può essere utile per:
- educare su un tema sul quale siamo competenti così lavoriamo sulla nostra brand awareness;
- ispirare le persone;
- ingaggiare i follower e portarli a commentare o interagire con noi.
Guarda come fa la graphic designer Sara Rossi.
Il tuo cliente diventa creator
Se sei un brand già avviato da qualche tempo, con un buon seguito (anche piccolo, purché fedele), puoi fare una scelta smart: economica, mirata al coinvolgimento del pubblico che diventa protagonista e di impatto. Puoi cioè optare per un profilo composto in gran parte da foto di tuoi clienti/fan. È un ottimo modo per rafforzare la tua community e migliorare la brand awareness.
In gergo, quando si usano i contenuti realizzati da altre persone si parla di UGC, acronimo di User-Generated Content. Ma dove li trovi questi contenuti? Un consiglio è lanciare una challenge, ad esempio un photocontest con un bell’hashtag a tema, invitando gli utenti a scattare foto ambientate dei tuoi prodotti.
Oppure semplicemente invitare chi ti segue, tramite feed o Stories o newsletter, a inviarti i suoi scatti con il tuo prodotto. Lo fa ad esempio molto bene l’azienda Farrow & Ball che produce vernici eco friendly per interni e carte da parati fatte a mano. Nel suo profilo IG include un sacco di foto di interni, con i muri colorati dai loro prodotti, scattate direttamente dai proprietari delle case stesse che vengono taggati nella foto (e si sentono speciali). Perché non ci provi anche tu?
La perfezione non esiste
Così come non tutte le ciambelle riescono col buco, quasi nessuna foto è perfetta al primo scatto. Puoi usare le attrezzature migliori e padroneggiare la tecnica, ma è probabile che alla fine della sessione ti ritroverai, sì con delle foto buone, ma non ancora PRONTE. Non temere, il fotoritocco non è un modo per mettere una pezza ai tuoi errori, ma fa parte del processo fotografico e anche i professionisti ne fanno largo uso. Se sei un freelance o un piccolo brand, forse non hai troppo budget e tempo per acquistare e imparare a utilizzare software costosi.
Per questo, ti consiglio di provare Lightroom Mobile, un’app di fotoritocco gratuita che usiamo spessissimo anche noi. Filtri, bilanciamento del bianco, luci, ombre, curve di viraggio, gestione dei colori, rimozione foschia. Tutti questi strumenti (e molti altri) ti aiutano a rendere le tue foto coerenti tra loro, piacevoli allo sguardo e sempre più professionali.
Se non hai la più pallida idea di come si usi questa app, non temere: c’è Easy Lightroom Mobile il corso online di Ilaria Rosso, fotografa professionista seguitissima su Instagram, TikToK e LinkedIn (la trovi sempre come @revefotografie). Il video corso in 5 lezioni è incluso nella nostra offerta in abbonamento e qui trovi tutti i dettagli per vederlo.
Bene, siamo arrivati alla fine di questo post, in cui ti ho dato qualche dritta su quali tipi di foto possono farti emergere nel mare magnum di Instagram. Non ti resta che metterti alla prova, preparare un bel calendario editoriale e dare il via alle danze, anzi, agli scatti.
Ciao e alla prossima!